Rospo comune e Rana temporaria trovano lungo le rive del
Lago di Tovel un sito ideale per riprodursi. Osservateli
e rispettateli.
L'anno del Rospo comune Bufo bufo
Ibernazione – novembre, dicembre, gennaio, febbraio
Quando le giornate si fanno più corte e la temperatura inizia
ad abbassarsi, il Rospo comune non riesce più a riscaldarsi
e deve cercare un riparo per passare l’inverno. In una sorta
di letargo (la latenza invernale) utilizza le scorte
di grasso per mantenere le minime funzioni vitali.
Risveglio e “migrazione” di avvicinamento all’acqua –
marzo, aprile
L’aumento della temperatura esterna riscalda anche
il corpo del rospo in latenza risvegliandolo. Prima di muoversi
tuttavia deve aspettare che aumenti anche l’umidità
dell’aria: ecco che alla prima pioggia un esercito di rospi,
sbucati da chissà dove, inizia la sua marcia. Devono avvicinarsi
all’acqua: fra poco inizia il periodo riproduttivo!
Ingresso in acqua e delimitazione canora dei territori
riproduttivi – maggio
I primi ad arrivare in acqua sono i maschi. Mediante i loro
canti richiamano le femmine, che arrivano successivamente.
La ricerca della compagna tuttavia avviene a vista: dopo
averla trovata, il maschio, molto più piccolo della femmina,
sale sulla sua schiena e si tiene saldamente, abbracciandola
anche per giorni: aspetta il momento opportuno per la fecondazione!
Accoppiamento ed ovodeposizione – giugno
Quando la femmina è pronta, inizia a produrre le uova in
lunghi cordoni che vengono subito fecondate dal maschio,
saldamente ancorato al dorso della compagna. Mano a mano
che vengono deposte, la femmina si muove e avvolge i cordoni
attorno alla vegetazione acquatica. I cordoni possono contenere
fino a 10.000 uova, allineate in file di 2-4.
Sviluppo dei girini e metamorfosi – luglio, agosto
Dopo la schiusa, il girino, nuotando e alimentandosi attivamente
di sostanze vegetali, inizia la fase di accrescimento in
acqua: sviluppa prima le zampe posteriori, poi quelle anteriori
fino a che, pronto ormai per la metamorfosi completa, riassorbe
la coda, sviluppa i polmoni ed esce dall’acqua.
Passaggio alla vita terrestre e ricerca dei siti per
lo svernamento – settembre, ottobre
Il piccolo rospo vivrà nei boschi fino alla maturità sessuale,
a circa 3 anni di età, quando tornerà in acqua per riprodursi.
Prima dell’arrivo dell’inverno deve ingrassare il più possibile
per riuscire a passare l’inverno in latenza e deve trovare
un sito adatto per lo svernamento, come le cavità naturali
sotto le radici di alberi o le vecchie tane abbandonate
di roditori.
Rana di montagna
Rana temporaria
In Trentino è la più comune delle cosiddette “rane rosse”,
caratterizzate da colori brunastri e un’evidente maschera
scura attraverso gli occhi; tipica rana “di bosco”, frequenta
una gran varietà di ambienti montani e alpini, dai boschi
alle praterie al di sopra del limite della vegetazione arborea.
Terricola, insettivora ed attiva anche di giorno, si porta
in acqua solo per riprodursi. Depone fino a 4000 uova raggruppate
in ammassi sferici sulla superficie dell’acqua, spesso attaccati
alla vegetazione delle rive.
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