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 Foto di Arch. MTSN |
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Le diatomee costituiscono probabilmente la più grande classe di alghe, con quasi 20.000 specie attualmente note. Appaiono al microscopio come delle piccole scatole rotonde o allungate. La parete cellulare (detta frustolo), costituita da silice, è formata da due parti, l’epiteca (superiore) e l’ipoteca (inferiore), e l’epiteca si incastra perfettamente sull’ipoteca come un coperchio con la sua scatola. La componente silicea della parete cellulare delle diatomee è molto resistente; in questo modo le loro valve si accumulano sui fondali dei laghi e degli oceani formando depositi detti di farina fossile (o diatomite). La diatomite viene utilizzata anche come materiale isolante e nella raffinazione dello zucchero. Le diatomee fossili più antiche risalgono all’inizio del Cretaceo, 135 milioni di anni fa.
Nel lago di Tovel sono state rinvenute fino ad oggi più di 150 specie diverse di diatomee bentoniche, ovvero che vivono sulle rive e sul fondo del lago.
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