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 Foto di M. Bedin Arch. MTSN |
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Questa specie è estremamente legata ai boschi di conifere. Specializzato nell’estrarre i semi dalle pigne, grazie al becco ricurvo e incrociato cui deve il suo nome volgare, quando si alimenta, spesso sui rami esposti, ricorda nei movimenti un pappagallo. La consistenza della popolazione in Trentino non è sempre costante: in annate particolari le popolazioni dell’Europa settentrionale compiono delle vere e proprie invasioni, spingendosi fino al bacino del Mediterraneo, e aumentando considerevolmente il numero delle presenze; proprio per questo è soprannominato lo “zingaro delle Alpi”.
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