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GEOLOGIA
Il torrente
L’idrografia superficiale della Val di Tovel,
nonostante l’ampiezza del bacino idrografico, non è
molto sviluppata, soprattutto nella parte verso monte dove assumono
una notevole importanza i fenomeni carsici e la circolazione
idrica sotterranea.
Sempre considerando
il settore a monte del lago, due sono i corsi d’acqua
principali: il torrente S. Maria Flavona e il torrente Rislà.
Il torrente S. Maria Flavona già a valle di M.ga Flavona
scorre in una stretta forra che culmina nella depressione conosciuta
come Pozzòl di Tuenno. Qui il torrente, che può
raggiungere portate massime di oltre 5.000 litri al secondo,
scompare: l’acqua infatti viene completamente assorbita
dal substrato detritico poroso, e va ad alimentare per vie sotterranee
il lago di Tovel.
Il torrente Rislà,
il cui bacino idrografico è limitato alla Val Strangola,
ha portate mediamente più ridotte, circa 50-100 litri
al secondo, ma in seguito a precipitazioni particolarmente intense
può ingrossarsi a dismisura. In queste fasi è
in grado di trasportare una gran quantità di detriti
nel lago di Tovel. Essi, depositandosi, hanno originato l’evidente
conoide che con la tipica forma a ventaglio contraddistingue
la sponda sud-orientale del lago.
Anche
la porzione a valle del lago si caratterizza per l’irregolarità
del corso d’acqua superficiale più importante,
il torrente Tresenga. Esso prende vita come emissario del lago
di Tovel ma dopo poco più di un chilometro si perde nuovamente
nella potente coltre detritica. L’acqua riemerge circa
2 chilometri più a valle, vicino al Rifugio Capriolo,
nei pressi del campo di tamburello. Qui, a partire dal disgelo
primaverile, si formano dei laghetti effimeri estremamente trasparenti
che nel corso dell’estate vanno gradualmente scomparendo.
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